Settembre 2012:
dopo ben quattordici anni è stato inaugurato il Cle, il nuovo Campus Luigi
Einaudi, destinato ad ospitare le ex facoltà di Giurisprudenza e Scienze
Politiche diventate oggi Dipartimenti, segno degli incessanti tagli
all'Università italiana.
Ma inaugurato
non significa completato: più di una decina d'anni e svariati milioni di euro,
precisamente 135, e il nuovo e prestigioso polo è ancora in fase di
costruzione.
Ebbene sì, dopo
quasi sei mesi dal taglio del nastro, le ruspe, i trapani e i vari utensili
dell'edilizia accompagnano le lezioni degli studenti, che, fino a poco tempo
fa, nei giorni di pioggia battente dovevano aprire l'ombrello all'interno della
struttura, dato che, alla fine del rampone di scale, c'era una qualche perdita
dall'imponente soffitto panoramico!
Il Campus non è
che un immenso agglomerato di vetro e acciaio, esteso su un'area di 45mila mq,
che non invoglia gli studenti a restarci per dibattere su argomenti trattati
durante un corso o, semplicemente, per prendersi un caffè dopo la lezione
socializzando con i compagni, a causa delle poche panchine disposte su tutta
l'area e della distanza che intercorre fra il luogo della lezione e il nuovo
bar. Quasi nulla. Un grande spazio bianco, asettico, segnato solamente dalle
grandi lettere gialle per indicare le aule e tre bacheche ormai strapiene,
perché uniche postazioni su cui pubblicizzare iniziative ed avvisi.
Ci dovrebbero
essere due grandi biblioteche, con oltre 600mila volumi: un'ampia scelta per
decidere o argomentare la tesi, per prendere in prestito libri per preparare un
esame o un grande spazio dove andare a studiare. No, invece no; il trasloco è
ancora in atto e solo una biblioteca è in funzione, ma solo una parte.