Firmato contratto di vendita di un milione di barili di greggio, accordi anche con Qatar: ma Gheddafi bombarda gli impianti
Gli insorti libici, organizzati nel Consiglio Nazionale Transitorio di Bengasi, hanno annunciato di aver stipulato almeno due accordi di vendita di greggio, uno dei quali con il Qatar. A riferirlo è l'agenzia statunitense di settore Platts, citando a sua volta il responsabile dei ribelli per il settore petrolifero, Wahid Bougaighis.
Gli insorti estraggono petrolio presso gli impianti di Mesla e Serir, situati rispettivamente a est e a sud del paese, aree attualmente sotto il loro controllo. A prelevare il primo carico - un milione di barili di greggio - sarà la petroliera Equator, che batte bandiera della Liberia, anche se ancora non è chiaro chi sia il reale destinatario del carico. Il responsabile Bougaighis ha parlato soltanto di un accordo già firmato, dando per certo il prelievo da parte della petroliera in arrivo presso il porto di Tobruk. La risposta di Gheddafi non si fa attendere: l'emittente satellitare al-Jazeera riporta la notizia di bombardamenti degli impianti in questione da parte delle forze fedeli al Rais.
Solo qualche giorno fa un membro dell'opposizione aveva dichiarato al Financial Times il raggiungimento di un accordo tra il Consiglio Nazionale Transitorio di Bengasi e il Qatar: l'emirato venderebbe il greggio a proprio nome sulle piazze internazionali, agendo come intermediario commerciale.
Solo qualche giorno fa un membro dell'opposizione aveva dichiarato al Financial Times il raggiungimento di un accordo tra il Consiglio Nazionale Transitorio di Bengasi e il Qatar: l'emirato venderebbe il greggio a proprio nome sulle piazze internazionali, agendo come intermediario commerciale.
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